Prevenire con l’alimentazione

PER UNA SANA ALIMENTAZIONE

Poche calorie, molti vegetali e pochi grassi saturi:

  1. Largo spazio a frutta e verdura
  2. Evitare i grassi animali (burro e strutto) e tra i vegetali preferire l’olio evo
  3. Evitare la carne (specie quella rossa) e gli insaccati
  4. Limitare il sale favorendo erbe e spezie aromatiche
  5. Consumare quotidianamente cereali e farine di cereali integrali
  6. Pesce e legumi sono da prediligere come fonte di proteine e di grassi buoni
  7. Limitare lo zucchero raffinato (bianco) e preferire dolcificanti naturali come il miele e lo zucchero di canna integrale
  8. Limitare l’utilizzo delle uova
  9. Limitare l’utilizzo di latte e preferire i latti vegetali (mandorle, riso e soia)
  10. Evitare i formaggi grassi (preferire ricotta e formaggi freschi)
  11. Non trascurare tra gli alimenti la frutta secca (noci, nocciole, mandorle), i semi (sesamo, girasole, zucca, pinoli) e il cioccolato fondente.

E’ stato ormai dimostrato e confermato che con una sana alimentazione ed un corretto stile di vita si possono evitare il 30% dei tumori e l’80% delle malattie cardiovascolari. Ci sono voluti 50 anni di studi epidemiologici e di ricerche molecolari per arrivare alla conclusione che lo stile di vita e ciò che mangiamo sono all’origine di oltre metà dei tumori. Come spiega Vittorio Krogh,  direttore dellatabella struttura di Epidemiologia e Prevenzione all’Istituto Tumori di Milano: «Abbiamo appurato che esiste un legame tra alimentazione e cancro al colon e al seno. In una dieta equilibrata i grassi saturi non devono superare il 10% delle calorie giornaliere e non c’è alcun dubbio che una dieta ricca di grassi saturi e alimenti di origine animale (come carne, specie rossa, latticini, burro) faccia salire il rischio di tumori mammari, specie di quelli ormono-dipendenti». Questo è il risultato di  uno studio europeo finanziato da Airc e pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute. Altro studio parallelo dello stesso progetto europeo ha dimostrato poi che una dieta ricca di verdure, cereali integrali, legumi e frutta (fibre) dimezza il rischio di sviluppare questi tumori. «Probabilmente i benefici delle fibre sono dovuti al fatto che accelerano il transito intestinale, diminuendo così il contatto fra le “scorie cancerogene” e i tessuti dell’organismo. Inoltre, i cibi ricchi di fibre contengono spesso anche nutrienti antiossidanti, utile scudo anticancro» spiega Cristina Bosetti, a capo dell’Epidemiologia dei tumori all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano.

Studi sia individuali che diretti su popolazioni a confronto dicono che bisogna limitare il consumo di carboidrati ad alto indice glicemico (pane bianco, prodotti da forno, riso bianco, bibite zuccherate, marmellate): questi cibi causano un rapido incremento del glucosio nel sangue, stimolando la secrezione di insulina, ormone chiave nella relazione cibo-tumore: i picchi di insulina causano la secrezione di quei fattori di crescita che favoriscono l’insorgenza di alcuni tumori (tra cui colon e seno).

Anche il colesterolo alto aumenta di oltre il 60 per cento il rischio di ammalarsi di carcinoma colon rettale. «E’ importante limitare sulla tavola gli alimenti di origine animale (carni, burro, formaggi, latte e derivati), che fanno salire i livelli di colesterolo, peraltro pericoloso nemico anche per le malattie cardiovascolari» spiega Krogh.

Altri studi sono in corso per determinare le relazioni dell’alimentazione con tumori del polmone, dell’utero, dell’ovaio e di altre parti dell’apparato digerente.

Non dimentichiamo poi che il cancro si sviluppa con più facilità se il nostro organismo gli offre un ambiente “favorevole” fatto di sostanze proinfiammatorie ( fornite da carne rossa, burro, strutto, formaggi): sono sostanze ossidanti che favoriscono le mutazioni del DNA. E’ importante quindi introdurre nella nostra alimentazione abbondanza di sostanze antiossidanti: proteine vegetali, pesce azzurro (omega3), arance (vitamina C e flavonoidi), uva (resveratrolo) e pomodoro (licopene). Ricordiamo inoltre che l’adipe è un deposito naturale di sostanze proinfiammatorie, quindi fondamentale è perdere peso: diversi studi dimostrano che i tumori si sviluppano più facilmente nei pazienti sovrappeso, in particolare in quelli con “sindrome metabolica” (caratterizzata da aumento della circonferenza dell’addome – superiore a 88 centimetri nelle donne e a 96 negli uomini – ipertensione arteriosa, ipertrigliceridemia – oltre 150 milligrammi di trigliceridi per decilitro di sangue -, ridotti livelli di colesterolo “ buono” HDL – meno di 50 nelle femmine e 45 nei maschi – e aumento della glicemia a digiuno – maggiore di 100). Se si hanno anche solo tre su cinque di queste caratteristiche si soffre di sindrome metabolica e sale il rischio di cancro (oltre a quello di diabete e malattie cardiovascolari) perché si crea un microambiente favorevole alle cellule cancerose per svilupparsi e prolificare

Fondamentale inoltre è rinforzare il sistema immunitario, prima barriera contro i tumori, e possiamo farlo assicurando al nostro corpo 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura (circa 600gr) variando i colori, pesce e praticando attività fisica.